Sebbene la maggior parte dei paesi dell’UE sia in linea con la Convenzione di Ginevra per quanto riguarda lo status di rifugiato, a cui vengono concessi pieni diritti nei mercati del lavoro dell’UE, nel caso di un paese terzo ciò può variare. Per i richiedenti asilo (cioè le persone in attesa dell’esito della loro domanda di asilo), i diritti e gli obblighi variano notevolmente da un paese all’altro.
Non solo esiste confusione sui diversi status lavorativi e sui potenziali diritti al lavoro, ma anche incertezza sulla durata della permanenza nel paese ospitante di richiedenti asilo, rifugiati e altri beneficiari di protezione internazionale. Senza dubbio, ciò aumenta la complessità dell’assunzione e del mantenimento delle donne TCN.
Lo status di “rifugiato” ha nel complesso uno status giuridico abbastanza sicuro; tuttavia, alcuni paesi prevedono che il rinnovo avvenga dopo alcuni anni. Per altri status di provenienza da paesi terzi, l’incertezza può essere ancora maggiore per quanto riguarda il permesso.
A ciò si aggiungono i cambiamenti politici nel paese ospitante, chiaramente al di fuori del controllo dei datori di lavoro, che possono alterare le condizioni grazie alle quali le diverse persone TCN possono rimanere e quindi lavorare nel paese.
Misura 6 – Garantire le pari opportunità nelle assunzioni e combattere gli stereotipi
Lo sapevate? I test condotti su CV fittizi per offerte di lavoro in molti paesi hanno rivelato che i nomi dei candidati contano. Questi studi hanno dimostrato che, per essere invitata a un colloquio di lavoro, una persona con un nome “da immigrato” deve scrivere un numero di domande 3-4 volte superiore a quello di una persona con un nome familiare e un CV altrimenti identico.
Misura 7 – Preparare l’ambiente di lavoro
Lo sapevate? È sempre più evidente che il contatto con persone appartenenti ad altri gruppi etnici riduce stereotipi, in particolare quando questi incontri avvengono in un contesto in cui le persone si incontrano tra di loro alla pari e quotidianamente, ad esempio sul posto di lavoro o a scuola.
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Misura 8 – Consentire l’occupazione a lungo termine
Lo sapevate? I dati provenienti dalla Svezia indicano che i rifugiati con un basso livello di istruzione impiegano più del doppio del tempo rispetto a quelli con un livello di istruzione medio per trovare un’occupazione; anche dopo più di dieci anni di permanenza, il loro tasso di occupazione rimane di 20 punti percentuali inferiore a quello delle persone con un livello di istruzione medio.
Misura 10 – Coordinare le azioni tra tutte le parti interessate
Lo sapevate? Nel 2004, l’Alta Commissione portoghese per l’Immigrazione e il Dialogo Interculturale (ACIDI) ha creato dei Centri nazionali di sostegno agli immigrati (CNAI), attualmente operativi a Lisbona, Porto e Faro. Il loro lavoro è supportato in tutto il paese da enti locali più piccoli. Visita il link: https://bit.ly/1RCMPhn