Argomento 1 Presentazione di una buona prassi in Italia e approfondimento, principali insegnamenti, misure da adottare e casi di studio simili in Italia

Le buone prassi del Polo Sociale Integrato

Il Polo Sociale Integrato di Palermo è un’attività finanziata dall’Ufficio Speciale d’Immigrazione della Regione Sicilia, nell’ambito del “Su.Pr.Eme. Italia”. Ha iniziato le sue attività nel febbraio 2022. 

I destinatari sono i migranti e i gruppi vulnerabili di cittadini TCN, come donne, genitori single, lavoratori sfruttati e disabili. 

Gli obiettivi principali sono: denunciare il lavoro in nero, sostenere l’integrazione delle comunità straniere e fornire assistenza per accedere ai servizi pubblici del territorio.

Le donne TCN ricevono supporto nella ricerca di un lavoro e possono anche ricevere assistenza nella comprensione del contratto di lavoro e delle conseguenze legali di un accordo formale.

Il processo di implementazione delle attività relative all’integrazione delle donne TCN nel mercato del lavoro locale.

Organizzare una forte campagna di comunicazione, attraverso social media, volantini ed eventi locali, per raggiungere il gruppo di destinazione.

Sostegno ai primi beneficiari. Questi ultimi sono stati molto soddisfatti dell’aiuto ricevuto e così hanno condiviso con i loro contatti le esperienze positive fatte con il Polo Sociale Integrato.

Contattare le aziende locali e presentare il profilo dei lavoratori stranieri

Creare video sulla protezione internazionale in Italia e la creazione di un’impresa

Riflessione aperta

Quali potrebbero essere gli insegnamenti da trarre da questa buona prassi?

Foto di Miguel Á. Padriñán: https://www.pexels.com/photo/white-bubble-illustration-1111372/

Un'altra buona prassi in Italia: il progetto "Re-Lab: avvia la tua impresa"

Il progetto “Re-Lab” è nato dall’iniziativa di un partenariato guidato dal Centro Internazionale di Formazione dell’Ufficio Internazionale del Lavoro, con la partecipazione dell’Associazione di Microfinanza e Sviluppo, del Consiglio Italiano per i Rifugiati, di Micro Progress e del Comune di Venezia.

L’obiettivo principale era quello di promuovere l’integrazione socio-economica e la piena realizzazione dei beneficiari di protezione internazionale. Ciò è avvenuto attraverso un’azione del sistema che prevedeva percorsi di creazione d’impresa ad hoc che consentissero ai beneficiari di sviluppare le proprie capacità imprenditoriali individuali e, allo stesso tempo, di mettere a frutto le esperienze pregresse.

Tra il 2012 e il 2014 sono stati coinvolti nel progetto 341 beneficiari di protezione internazionale. 98 partecipanti hanno completato con successo la formazione sullo sviluppo imprenditoriale producendo 53 business plan. 

Alla fine del progetto, 14 idee imprenditoriali sono state finanziate e accompagnate all’avvio attraverso un servizio di tutoraggio individuale.

Per saperne di più sul progetto…